Caratteristiche

La facciata della chiesa, in stile tardo barocco catanese, domina la piazza omonima. Vi si accede tramite una scalinata che conduce all’ingresso principale. Il prospetto è a due ordini e ai lati si innalzano due campanili gemelli con copertura a cupola. Il sagrato è delimitato da una balaustra di marmo ornata con statue di santi. La costruzione attuale risale ai primi anni del XVIII secolo, dopo il terremoto del 1693.

L’interno è a tre navate concluse da altrettante absidi, con volte sorrette da colonne. Le navate laterali prendono luce dalle lanterne delle due cupolette dei campanili. Nella navata di destra spicca una statua lignea dell’Immacolata Concezione, risalente al XVIII secolo; gli altri altari ospitano tele di Giuseppe Zacco e Giuseppe Rapisarda.

Nella crociera, all’intersezione con l’abside centrale, si trova una targa a ricordo della tomba della regina Eleonora d’Angiò, moglie di Federico III d’Aragona, sepolta in questa chiesa fino al terremoto del 1693. La cupola sull’abside della navata centrale, affrescata con allegorie delle virtù, è opera di Olivio Sozzi, mentre i peducci della cupola sono decorati da Francesco Sozzi.

Il coro e l’organo si trovano nel presbiterio, rispettivamente dietro e lateralmente all’altare maggiore. Quest’ultimo, in marmo policromo, presenta lo sportellino del ciborio realizzato in mosaico di lapislazzuli su base d’oro cesellato, opera di Paolo Guarna del 1574.

Nella navata di sinistra, l’opera più rilevante è la tela Salita al Calvario di Jacopo Vignerio (1541), ispirata allo Spasimo di Palermo di Raffaello.