Caratteristiche

L’interno, a tre navate divise da colonne e scandito da profonde cappelle laterali, presenta una pianta a croce latina con un ampio transetto su cui si affacciano il cappellone ellittico e due cappelle minori. Per dimensioni, impianto e decorazione, la chiesa è il principale monumento barocco della città.

Fondata nel 1553 dopo un evento ritenuto miracoloso, fu ampliata nel Seicento assumendo l’attuale struttura basilicale. I lavori, articolati in più fasi, si conclusero nei primi anni del Settecento, quando iniziarono anche le decorazioni in stucco. I progetti degli stucchi della navata centrale e del cappellone furono redatti dall’ingegnere termitano Filippo Mola ed eseguiti dagli allievi del Serpotta, Giacomo Guastella e Nicolò Sanseverino. Grazie a tali interventi, l’interno raggiunse un equilibrio formale che la distingue dalle altre chiese locali in stucco.

L’apparato decorativo integra l’architettura con un ricco repertorio scultoreo: nella navata centrale compaiono i dodici apostoli, sul portale l’Angelo del Giudizio, nel cappellone le allegorie della Giustizia e della Misericordia e, in volta, Dio Padre.

All’esterno domina lo scenografico scalone settecentesco, con rampa centrale sagomata, balaustra ondulata e due rampe laterali che conducono al piano della chiesa. L’elevazione rispetto alla strada e lo scalone conferiscono slancio alla facciata, nonostante la decorazione sobria. L’effetto sarebbe stato ancora più marcato se fosse stato realizzato il progetto originario di Mola, che prevedeva una facciata monumentale con due alti campanili e colonne.