Descrizione
Nel cuore del centro storico di Carini, domina con la sua imponenza la Chiesa Madre, dedicata alla patrona della città. È uno dei monumenti religiosi più antichi e rappresentativi del territorio, simbolo della fede e dell’identità del popolo.
Caratteristiche
La Chiesa Madre, originariamente dedicata al SS. Sacramento e oggi intitolata a Maria Santissima Assunta, venne edificata alla fine del XV secolo, inglobando le antiche chiesette del SS. Sacramento e di San Sebastiano. Fu elevata a parrocchia nel 1523.
L’edificio, imponente e a croce latina, è articolato in tre navate separate da dodici colonne in “ciaca” di Billiemi. All’interno conserva un patrimonio artistico straordinario, con opere di alcuni tra i maggiori protagonisti dell’arte siciliana tra XVI e XVIII secolo.
Tra i pezzi di maggior pregio spiccano una raffinata acquasantiera in marmo bianco finissimo, decorata con le torri del castello — simbolo della città — attribuita alla scuola gaginiana e datata 1496, e un tabernacolo marmoreo, anch’esso di ambito gaginiano, con l’“Ecce Homo”, i simboli della Passione e due angeli oranti.
Si distinguono inoltre la grande tela dell’“Adorazione dei Pastori” (1575) del fiorentino Alessandro Allori, allievo del Bronzino, e una lavagna dello Zoppo di Ganci raffigurante il Crocifisso tra San Francesco e Sant’Onofrio. Di autore ignoto è invece il prezioso crocifisso ligneo del XVI secolo, incorniciato da un ampio reliquiario della Croce dei Santi Martiri.
A epoche più tarde appartengono due ampie tele di Vito D’Anna, massimo esponente del Settecento siciliano, che rappresentano rispettivamente l’“Addolorata” e la “Veronica”. Sempre di scuola d’Anniana sono altri importanti lavori presenti nel Duomo, tra cui gli affreschi della navata centrale eseguiti nel 1795 da Giuseppe Testa e la splendida tela dello “Sposalizio della Vergine” di Antonio Manno, autore anche della pala dell’Assunzione collocata sull’altare maggiore.
Il campanile, ricostruito negli anni Trenta, originariamente ospitava quattro pannelli in maiolica raffiguranti San Vito, l’Assunta, Santa Rosalia e il SS. Crocifisso. Datati 1715 e firmati da Ignazio Milone, oggi sono collocati sul lato esterno nord della chiesa.
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