Caratteristiche

La Matrice subì importanti trasformazioni durante la signoria di Girolamo III del Carretto, nipote della principessa Beatrice del Carretto, e sotto l’arcipecura di don Andrea Guarneri. Su progetto dell’architetto Paolo Amato, noto professionista del Senato palermitano, venne deciso l’ampliamento dell’edificio sacro. Con l’atto del 9 ottobre 1684 i lavori furono affidati al capo fabbro Vincenzo Jannolino di Ventimiglia. In base all’accordo finanziario, al signore feudale spettava la costruzione della struttura della navata centrale, mentre ai concessionari delle cappelle spettava la realizzazione delle navatelle laterali e delle fiancate.

In seguito furono aggiunte le absidi minori dedicate al Santissimo Sacramento e alla Madonna del Rosario, probabilmente realizzate intorno al 1696, anno in cui la Vergine fu proclamata Patrona di Ventimiglia.

Entrando in Chiesa, sulla destra si trova il Fonte Battesimale, collocato dove un tempo sorgeva la Cappella di Sant’Elia. Il fonte, in pietra, reca in basso l’iscrizione che ricorda come sia stato voluto e finanziato dal parroco Andrea Guarneri da Ciminna nel 1681. Sulla parete è presente una scultura lignea recente, opera dell’artigiano Mooroder di Ortisei (Bolzano), che rappresenta il Battesimo del Signore secondo le prescrizioni liturgiche.