Caratteristiche

L’interno della chiesa, a croce latina, presenta tre navate scandite da alte colonne monolitiche impostate secondo il modulo dorico-romano. Gli ampi spazi, progettati per valorizzare la luce, sono definiti dal ritmo degli archi centrici che dal colonnato centrale si innalzano verso la volta e proseguono nell’imposta del transetto fino alla concavità dell’abside. Lungo le navate laterali si aprono le cappelle dedicate ai santi. Nelle nicchie della facciata trovano posto quattro statue (copie) di san Giovanni Battista, san Pietro, san Paolo e san Giacomo, originariamente parte di un retablo marmoreo realizzato da Giuliano Mancino e Bartolomeo Berrettaro tra il 1504 e il 1506.

L’aspetto attuale della chiesa fu approvato dalla Deputazione cittadina nel 1604, ma i lavori iniziarono solo dopo il 1611 e il Cappellone fu completato nel 1774. L’edificio sorse sulle rovine di precedenti chiese. Già negli ultimi decenni del XVI secolo era emersa l’esigenza di ampliare l’antica chiesa Madre, costruita agli inizi del secolo; l’intervento divenne l’occasione per realizzare un nuovo impianto architettonico e ridefinire l’assetto urbano circostante. Nell’area destinata alla nuova fabbrica si trovavano le piccole chiese di Santa Maria la Nuova e di San Paolo, demolite per far posto al nuovo edificio. La volta della navata centrale e quelle absidali furono dipinte nel 1802. La facciata venne completata in seguito.