Descrizione
Nel cuore pulsante del centro storico di Catania, lungo la via Etnea, sorge la Basilica Collegiata, uno dei raffinati esempi di barocco siciliano e simbolo della rinascita della città dopo il terremoto del 1693. Con la sua facciata elegante e armoniosa, accoglie ogni giorno fedeli e visitatori.
Caratteristiche
Nei primi secoli del cristianesimo, nel luogo dell’attuale chiesa sorgeva una piccola edicola dedicata alla Madonna dell’Elemosina, da cui derivò l’antico nome del tempio. Frequentata dai re aragonesi, nel 1396 ricevette il titolo di “Regia Cappella” e, con la bolla di Papa Eugenio IV del 1446, divenne Collegiata grazie all’istituzione di un collegio di canonici.
Dopo il terremoto del 1693, la chiesa fu ricostruita nello stesso sito, ma con la facciata rivolta verso la via Etnea, la principale arteria della città. La nuova edificazione settecentesca fu progettata dal gesuita Angelo Italia e realizzata dall’architetto Antonio Amato. La facciata, opera di Stefano Ittar (1758), alterna concavità e convessità, poggia su un podio con larga gradinata e presenta sei colonne con capitelli corinzi; nel nicchione centrale campeggia un’aquila, affiancata da angeli, mentre altre nicchie ospitano S. Pietro e S. Paolo.
L’interno, a tre navate, è riccamente decorato con medaglioni dedicati alla Vergine e grandi tele di Olivio Sozzi e Gramignani. In fondo alla navata destra si trova la cappella dell’Immacolata, con una statua della Madonna. Nel presbiterio spicca il coro ligneo di 36 stalli, circondato da opere di Giuseppe Sciuti, che completò anche gli affreschi della volta nel 1898, rappresentando l’antica edicola della Madonna e la consegna della bolla papale a Pietro Geremia. Sciuti, celebre pittore di sipari teatrali, combinava scenografie classiche e effetti drammatici che ricordano i kolossal cinematografici, rendendo la chiesa un vero palcoscenico di arte e storia.
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