Caratteristiche

Nelle vicinanze si trovava anche una grotta che, secondo la tradizione, era stata utilizzata dall’eremita San Calogero per il riposo. Questa meta di pellegrinaggi era accessibile tramite una buca larga circa un metro e mezzo, abbastanza stretta da consentire il passaggio solo a un uomo carponi. Oggi l’ingresso alla grotta si trova sotto l’attuale chiesa. All’interno, una maiolica posta su un piccolo altare raffigura San Calogero anziano, affiancato a destra dalla cerva ferita al collo e a sinistra dall’arciere genuflesso in preghiera.

L’attuale basilica fu costruita per sostituire la vecchia chiesetta, grazie al contributo dei fedeli e alla supervisione del priore di San Calogero, e venne inaugurata nel 1644. Il santuario fu eretto a parrocchia nel 1953 e elevato a basilica minore pontificia nel 1979.

Sull’altare maggiore è custodita una statua di San Calogero, collocata in un’apposita custodia lignea settecentesca. La statua, commissionata nel 1535 dal cappellano Antonio Bruno all’artista Antonello Gagini di Palermo, fu completata nel 1538 dal figlio Giacomo Gagini, priva però della figura dell’arciere prevista nel contratto. Raffigura il santo con l’abito da eremita, in mano la Bibbia e accanto la cerva.